Palazzo del Capitano del Popolo Pistoia
Prima di parlare del Palazzo del Capitano del popolo di Pistoia dobbiamo capire chi era questo individuo. Genericamente, il Capitano, fu una figura dell’amministrazione locale in uso nell’Italia medievale.
Il “popolo” era il nascente ceto medio dei populares (borghesi) che erano esclusi dall’attività politica. Questa infatti era esclusiva dei milites, i cavalieri aristocratici. A partire dall’inizio del XIII secolo i borghesi riuscirono a entrare gradualmente nella vita politica di molte città italiane, tramite l’istituzione di assemblee del “Popolo” che eleggevano un Capitano del popolo che andava ad affiancare il Podestà, espressione della classe aristocratica.
In pratica, la figura del Capitano del Popolo serviva a bilanciare il potere politico delle famiglie nobili del tempo. La figura del Capitano si affermò a Pistoia, in particolare, durante l’epoca comunale e sopravvisse fino alla seconda metà del XIV secolo quando fu sostituito da un magistrato proveniente da Firenze.
Il palazzo del Capitano del Popolo
Tra via Roma e via di Stracceria svetta il possente Palazzo del Capitano del popolo di Pistoia, inaugurato nel 1282. La privilegiata posizione dell’edificio indica la sua importanza, infatti nella tradizione locale era la sede della magistratura comunale. Sorgeva sull’antica via regis, la via che da Porta S. Pietro conduceva al centro politico della città posto, un tempo, in piazza della Sala.
L’edificio che osserviamo oggi è frutto di tre interventi architettonici riguardanti: la torre angolare, la casa-torre immediatamente a sud di questa e un più basso corpo di fabbrica. Di quest’ultimo rimangono le tracce delle grandi finestre a bifora che conferivano agli ambienti interni il carattere di loggia.
Il palazzo del Capitano del Popolo di Pistoia, interamente in pietra, ha subito con il passare del tempo molti rifacimenti. Questi lo hanno reso molto particolare proprio per l’evidente sovrapposizione di stili. Ad esempio osservando la facciata dell’edificio da via di Stracceria notiamo archi di pietra a sesto acuto in cui sono state poi inserite bifore in marmo bianco e successivamente finestre rettangolari. Pure la torre angolare è stata modificata: in particolare, durante il radicale restauro ottocentesco, le originali monofore furono sostituite da bifore.
Per quanto riguarda l’interno questo ha subito molti rifacimenti, essendo stato completamente snaturato dal 1530, anno in cui fu venduto per farne appartamenti privati, a seguito dell’abolizione di tutte le magistrature cittadine pistoiesi ad opera di Cosimo I.
Oggi il palazzo del Capitano del popolo è destinato ad abitazioni private e a usi commerciali.
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Mappa
Nella mappa è riportata la Locanda del Capitano del Popolo che costituisce una parte del piano terra del palazzo