Villone Puccini Pistoia
La villa, fu iniziata ai primi del Settecento da Tommaso Puccini, egli la fece decorare dai migliori pittori della corte fiorentina: Giovan Domenico Ferretti, Niccolò Lapi, Niccolò Nannetti e Giuseppe Pinzani, i cui affreschi possono ancora essere ammirati nelle sale del primo piano.
La struttura fu però completata agli inizi dell’Ottocento da Giuseppe Puccini, pronipote di Tommaso; il quale era coinvolto nelle vicende politiche determinate dall’invasione della Toscana da parte di Napoleone. Giuseppe Puccini restaurò l’edificio in stile neoclassico, completando la facciata e risistemando sul lato orientale il sottostante giardino all’italiana.
L’ultimo abitante della villa fu Niccolò Puccini figlio di Giuseppe il quale trasformò la villa in un luogo di ritrovo per i più grandi letterati dell’epoca.
Il Giardino
Il giardino del Villone Puccini ha una dimensione approssimativa di un ettaro, avendo una forma leggermente trapezoidale. L’impianto, originariamente quadripartito, è andato completamente perduto, soprattutto in seguito alla costruzione, nei primi anni ’60, al centro del giardino di un edificio di due piani, destinato a RSA, che ha alterato la struttura del giardino.
Una delle caratteristiche peculiari di questo giardino era la sua natura agricola che lo collegava, non solo virtualmente, al paesaggio circostante.
Il giardino del Villone Puccini al momento della sua costruzione e progettazione fu uno dei più grandi e belli giardini all’italiana del tempo. Il parco è uno dei pochi polmoni verdi all’interno della città di Pistoia che offre la possibilità di andare a rilassarsi all’ombra dei bellissimi alberi secolari o semplicemente adatto per andare a fare una passeggiata o una corsetta al suo interno, dista pochi minuti a piedi dal centro della città ma comunque il parcheggio è abbastanza comodo.
All’interno del parco è presente anche un area “svago” adatta sia per i bambini che per i ragazzi più grandi al cui interno sono presenti due campini da calcetto in cemento, un campo da calcio in terra battuta, due campini da basket e un campo da pallavolo.
