Chiesa di Santa Maria degli Angeli Pistoia
La Chiesa di Santa Maria degli Angeli di Pistoia risale al 1568 d.c. e venne successivamente ristrutturata all’inizio del seicento per celebrare la famiglia committente dei Fioravanti. La chiesa si trova nelle vicinanze del monastero benedettino da cui dipendeva, precisamente all’incrocio tra viale Gramsci e via dei cancellieri.
I lavori rinnovazione durarono 50 anni fino al completamento nel 1688. Dopo una prima restaurazione venne nuovamente elaborata nel settecento secondo i canoni del barocco, enfatizzando i dettagli e i colori.Sotto il comando dell’architetto Foggini venne rinnovata la sala principale e l’altare maggiore.
L’aula ecclesiastica venne divisa in 2 parti, la prima si trovava in prossimità dell’ingresso che era circoscritto da semi colonne e lesene che ingrandiscono apparentemente lo spazio, tutto sormontato da una volta a botte e dalla cantoria.La seconda parte si trova tra gli altari laterali e quello maggiore al centro dove troviamo un “architettura picta” suddivisa in 3 ordini.In questi 3 ordini troviamo degli sfondati architettonici che vennero affrescati da Gherardini.
Dalla facciata ideata da Foggini notiamo un rigore geomatrico che all’interno si trasforma in decorazione sublime che mette in contrasto colori come bianco e oro.
Oggi la chiesa ospita la Banda comunale di Pistoia che fu istituita nel 1793 d.c. e appartiene all’ordine delle monache benedettine di Pistoia, a cui attribuiamo una lunghissima tradizione gastro-farmaceutica.
Infatti esse risiedono all’interno del monastero che si trova nel Vicolo S.Michele e dispongono di un importantissimo orto e di un laboratorio che costituisce l’Antica Spezieria di Pistoia.
Il Monachesimo
Le Monache benedettine nacquero a seguito della emancipazione della regola di Benedetto da Norcia (decimo secolo dopo cristo) il quale disse fece riunire centinaia di fedeli sotto il sistema monastico.
Il monastero era un vero e proprio centro di culto autosufficiente, in grado di produrre cibo attraverso l’agricoltura e medicare feriti in apposite stanze ospedaliere.
L’attività più frequente e singolare dell’ordine benedettino è la produzione di manoscritti e copie di testi sacri, che ancora oggi noi ne disponiamo.
Nei monasteri femminili si svolgevano le stesse attività che venivano dirette dalla Badessa; la massima autorità nel monastero.
L’obiettivo del monastero è quello di seguire la regola del “maestro” che incitava alla cooperazione e collaborazione.
Le Monache Benedettine a Pistoia
Nel corso del Trecento le monache benedettine, dopo essersi stanziate nel convento in via Vicolo S.Michele, fecero restaurare l’edificio interamente dall’architetto Giovan Battista Foggini. Inoltre il convento fu affrescato completamente da Alessandro Gherardini all’inizio del 1700.
Come è consueto per gli ordini benedettini sia maschili che femminili di svolgere attività all’insegna della benevolenza come voleva la “regola”, le monache benedettine di Pistoia oltre a ricamare, riscrivere codici sacri e svolgere pirografia, sono molto conosciute per la loro abile dote di coltivare erbe aromatiche a scopo curativo.
L’Antica Spezieria di Pistoia
La Spezieria nacque intorno alla fine del 1800 grazie alla fedelissima volontà della Badessa Donna Maria Cristina Carobbi che presidiò sul convento dal 1892 al 1904. All’inizio l’attività produceva composti fatti con erbe aromatiche per combattere malanni come uricemia, gotta, virulenza, mal di gola (ROSOLIO) e difficile digestione. Un tempo il convento era un luogo dove tutti andavano a curarsi sopratutto bambini. Il convento dispone di un grande cortile dove si trova l’orto in cui vengono coltivate le erbe e gli antichi aranci selvatici,15 per esattezza. Oltre al florido orto c’è un Laboratorio dove i prodotti vengono ultimati e preparati alla vendita.
I prodotti è possibile acquistarli:
- Rosolio
- Tisana alle erbe salutari
- Arance selvatiche candite
- marmellate
Rosolio – tradizione dal 1728
Un antichissimo liquore che ha funzioni farmaceutiche, veniva usato come soluzione salutifera per curare varie malattie.
Proviene dalla corteccia della CHINA, una pianta originaria dell’america.
Ai giorni d’oggi ha acquistato molte funzioni. Può essere messo sul gelato o nel latte oppure usato negli aperitivi.
INGREDENTI:
- Corteccia di china
- Zucchero
- Arance selvatiche
- Genziana
- alcool
Le monache benedettine hanno segregato la ricetta di questo composto che viene tramandato di sorella in sorella da moltissimo tempo.
Grazie a loro Pistoia conserva una grandissima tradizione gastronomica, una delle più segrete dei tempi.
Il rosolio viene venduto online sul sito delle monache benedettina, inoltre viene esportato in tutta europa dove è oramai diventato un prodotto richiestissimo.
Informazioni e contatti:
Telefono: 320 4250364
E-mail: benedettine.pistoia@tin.it
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