Bardalone

Novembre 28, 2018 Irina Simonini 0 commenti borghi, montagna, visitare

Bardalone è una frazione del comune di San Marcello Piteglio. È situato ad un’altitudine di 760 m s.l.m., proprio al di sotto del Passo dell’Oppio ed è attraversato dall’omonimo torrente. Il borgo di Bardalone trova in una splendida posizione, sul versante più soleggiato della valle. È circondato da stupendi ed intatti boschi di castagno che diventano di faggio alle quote superiori ai 1000 metri. Il paese è costituito da una serie di borgate separate che spesso portano il nome delle famiglie che, in origine, le abitarono: Case Ducci, Case Biagi, Case Pellegro, Case Catinari, Case Cola, Case Cerrini. Nella parte del paese più a valle , detta “Il basso”, si sviluppa la zona industriale di Bardalone chiamata “Gli occhiali” come il torrente che l’attraversa.

Cenni storici

La zona fu abitata anche in epoca preistorica, ma i primi insediamenti appartengono al periodo medievale. In passato l’attività economica principale del paese fu quella silvo-pastorale, come testimonia La Società dei Boschi e degli Occhiali. Essa fu fondata da un gruppo di abitanti nel 1781, per assicurare a tutti un uso collettivo della terra a basso costo secondo gli usi antichi della montagna.

Questo assetto economico rimase più o meno invariato fino all’avvenire della Società Metallurgica Italiana (SMI) di Campotizzoro, che assorbì la maggior parte della forza lavoro dell’intera montagna.

Di conseguenza il paese abbandonò gradualmente le attività agricole e pastorali, mentre furono costituite La Società di Pubblica Assistenza, nel 1910, e quella di Mutuo Soccorso nel 1912, per soddisfare i bisogni individuali della popolazione causati dall’industrializzazione.

Nello stesso periodo il paese avviò un’attività turistica stagionale attraverso l’affitto di case durante l’estate, che permise l’incremento del reddito di molte famiglie.

Luoghi d’interesse

Nella piazza del paese si trova la chiesa parrocchiale di San Paolino, la quale fu edificata fra il 1723 e 1728 mediante l’ampliamento del precedente oratorio risalente al 1618.

Furono gli abitanti del paese a richiedere l’opera perché, per partecipare alle funzioni religiose, dovevano raggiungere il paese di Gavinana, dove sorgeva il più vicino luogo di culto.

Esternamente l’edificio presenta un porticato a tre archi con un’entrata al centro. All’interno la pianta rettangolare è composta da una sola navata.

La chiesa custodisce una tela del ‘700 raffigurante la Madonna con Bambino e Santi, di autore sconosciuto.

Mentre, in prossimità della fonte battesimale, è esposta una moderna scultura rappresentante la Pietà, dello scultore bardalonese Andrea Pizzuti.