Basilica di S. Maria dell’Umiltà Pistoia
La Basilica di Santa Maria dell’Umiltà di Pistoia (o Basilica della Madonna dell’Umiltà) venne costruita a partire dal 1495 da Ventura Vitoni su disegno di Giuliano da Sangallo sull’antica chiesa di S. Maria Forisportam, per costudirvi l’immagine della Madonna dell’Umiltà (1350 ca.), un affresco che nel 1490 avrebbe emanato “sudore” dando origine a una sentita devozione locale. Secondo la leggenda, le famiglie più importanti di Pistoia decisero la costruzione del santuario rinascimentale in modo che commemorasse l’episodio avvenuto il 17 luglio del 1490.
Pare che, in mezzo all’infuriare delle lotte interne fra Panciatichi e Cancellieri, alcuni testimoni videro uscire dalla fronte dell’umile immagine tre sottili rivoli di un prodigioso licore. Dal 1515 la chiesa prende il nome di S.Maria dell’Umiltà. I lavori per la copertura vengono affidati nel 1563 a Giorgio Vasari che inizia la cupola a imitazione di quella del Duomo di Firenze, conclusa poi nel 1585 da Bartolomeo Ammannati.
Architettura della Basilica
All’interno della Basilica di Santa Maria dell’Umiltà dall’ampio vestibolo si accede al vano centrale sul quale si aprono sei cappelle decorate da affreschi e dipinti; l’altare maggiore in marmi policromi è opera di Pietro Tacca e conserva il miracoloso affresco. La struttura ottagonale di ordine corinzio è preceduta da un vestibolo o atrio con volte a botte decorate da rosoni e da una cupoletta centrale.
La balaustra del presbiterio venne progettata dall’architetto pistoiese Jacopo Lafri nel 1597, mentre i quattro angioletti reggi sopra di essa sono di Domenico Marcacci e di Pietro Tacca. Molto valore è da attribuire “Tesoro della Madonna”, un insieme di arredi sacri di proprietà della basilica. Fra questi si segnale il ciborio d’argento, opera dell’orafo fiorentino Giovan Battista Mariani, donato dal cavalier Fabio Tolomei nel 1630 come ringraziamento per lo scampato pericolo della peste.
L’importanza architettonica della Basilica della Madonna dell’Umiltà è dovuta principalmente all’imponente cupola cinquecentesca alta 59 metri realizzata da Giorgio Vasari.
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