Biblioteca Fabroniana Pistoia

Oltre il portone che si affaccia sulla piccola piazzetta di San Filippo,  una lunga scala (metafora dell’ascesa verso il sapere) e una controporta dipinta a scaffale di libri  introducono nel luminoso atrio della Biblioteca Fabroniana.

La biblioteca fu istituita nel 1726 per “sempre, et in perpetuo servire a commodo, ed uso publico della città” dal cardinale pistoiese Carlo Agostino Fabroni in seguito alla donazione di un ricco patrimonio librario alla città.

Un gioiello architettonico che si presenta attraverso un grande salone dove i libri sono posti in scaffalature in noce finemente decorato, sormontate da un ballatoio calpestabile che circonda l’intero salone. Agli angoli della sala si trovano  4 “stanzini”  e nel mezzo due tavoli di noce indiano. Preziosi arredi  ed opere d’arte (come due gruppi marmorei: la Nascita e la Deposizione  di Agostino Cornacchini da Pescia)  arricchiscono l’ambiente. Per il suo fascino e l’atmosfera atemporale, la biblioteca ha fatto da sfondo ad una scena del film “Oci ciornie” (1987) di Nikita Michalkov con Marcello Mastroianni e Silvana Mangano.

Una biblioteca unica nel suo genere per la conservazione quasi integrale della patrimonio librario e dell’archivio personale di un importante uomo di Chiesa.

Nel corso degli anni il patrimonio librario del cardinale e della famiglia Fabroni  è stato arricchito con la biblioteca dei Padri Filippini, una parte della biblioteca dei Padri Francescani di Giaccherino  e la donazione recente di Tommaso Gelli (1917). Oggi il patrimonio librario conservato nella biblioteca Fabroniana è costituito da circa 20.000 volumi, con rilegature originarie inalterate, e più di 400 manoscritti. Si tratta in gran parte di testi di carattere religioso (come edizioni della Sacra Bibbia di secoli diversi, storie ecclesiastiche, regole di ordini monastici, documenti sul giansenismo, sul Concilio di Trento e sulle Bolle papali), ma vi si trovano anche classici italiani e latini, libri di storia, di filosofia e di carattere giuridico.  Merita segnalazione  anche una raccolta importante di documenti  riguardanti le missioni cattoliche in Cina, oltre ad opere di medicina, fisica, matematica e  scienze naturali (sec. XVII-XVIII).

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