Chiesa di San Paolo Pistoia
Uno dei principali centri della comunità religiosa pistoiese è sicuramente la Chiesa di San Paolo, situata nell’odierna Via della Rosa. Ciò che invece è ancora oggi incerta è la datazione di tale edificio; fin dal secolo X nella zona extraurbana dove oggi sorge la chiesa, era situata una ecclesia: S. Pauli in lous qui dicitur Memoreto, della quale non sappiamo né lo status né l’epoca di fondazione.
Una delle tante ipotesi che sono state avanzate è che l’odierna Chiesa di San Paolo di Pistoia sia stata infatti costruita in sostituzione dell’edificio altomedievale intorno al secolo XII, Con lo stesso nome: S. Paolo. In una cartula offertionis del 1136 si cita il nome del terreno sul quale il nuovo complesso era stato edificato: Campo Bernardi, sito donato da Pietro di Marchetto canonico si S.Zenone.
Nel secolo XIII un documento (1241 Luglio 28: cfr. FERRALI, Pergamene) parla di un tentato intervento di ampliamento che, a causa della presenza del secondo cerchio di mura del lato sud, avrebbe determinato una struttura disarmonica e non razionale. Il progetto venne quindi abbandonato sul nascere, solo nel 1291 il Consiglio Generale espresse un parere favorevole circa il taglio delle porzioni di mura che impedivano l’intervento sulla chiesa. E’ certo che dopo l’assedio e la distruzione dell’intera cerchia muraria ad opera dei fiorentini (1306), la chiesa fu ampliata in forme gotiche e ingrandita: occupava adesso la via delle Cerchie (interna alle ex-mura) ed il fossato esterno riempito.
Le tracce più significative della vecchia S. Paolo si ritrovano sul retro dell’edificio nuovo; infatti la struttura venne fortemente modificata: la navata venne trasformata in una grande cappella (aperta sul presbiterio) dotata di propri altari e decorata ad affreschi. Successivamente la Chiesa venne modificata in età barocca, con tale intervento vennero introdotti nuovi altari (oggigiorno il maggiore dei due laterali è uno di questi), i confessionali e una scalinata del presbiterio con la balaustra in pietra serena.
Nell’ottocento l’arredo seicentesco venne stravolto introducendo nella struttura lo stile neogotico (allora in voga): tutti gli altari (eccetto tre) vennero rimossi; furono modificate le volte dell’abside ed i bracci del transetto; il coro, le cappelle del Rosario [A] e del Crocifisso [B] vennero ridotte; alcune finestre furono murate ed infine l’organo e la cantoria furono fatti spostare.
Nella notte di Natale del 1895 scoppiò un incendio che compromise la copertura lignea; questo fu un ulteriore tassello della storia travagliata della Chiesa di San Paolo: edificio che oggigiorno non ha più niente dell’originale. Ciò che è giunto ai nostri tempi è il disegno seicentesco tradizionalmente assegnato a Gianlorenzo Bernini (presente nella Chiesa dello Spirito Santo), anche se nessuna documentazione certifica tale attribuzione. Fu riaperta al culto, dopo ingenti lavori di ristrutturazione, alla mezzanotte del 31 Dicembre 1900.
L’elemento che domina sulla facciata è la statua del Santo situata sul fronte del portale cuspidato in marmo bianco, esempio di sopravvivenza della tradizione policroma pistoiese. Molto interessanti sono gli affreschi che adornano la navata, ciascuno appartenente a epoche diverse, fra i quali la Madonna dell’Umiltà [A] di Antonio Vite; la Sacra Conversazione [B] di Fra’ Paolino; Cristo in Gloria e San Gaetano da Thiene [C] DI Paolo de Matteis (allievo di Luca Giordano).
Per quanto concerne gli interventi moderni, molto importanti sono le 4 vetrate policrome dall’artista pistoiese Umberto Buscioni recentemente installate: ciascuna rappresenta le quattro parti del giorno: l’alba, il mattino, il pomeriggio e la notte; e su ognuna di queste vi è riportato un fiore mistico che richiama le virtù della vergine Maria. La scelta del tema per le vetrate è da mettere in relazione con le quattro fasce orarie durante le quali si svolge l’ Adorazione Eucaristica Perpetua, nella quale i fedeli si avvicendano in preghiera giorno e notte senza interruzione per tutto l’anno. Sempre a Bruscioni si deve la realizzazione della vetrata post-absidale raffigurante la scena della Conversione di Paolo
Passeggiando per Via della Rosa si nota subito la facciata della chiesa di San Paolo di Pistoia; coronata da una cuspide, alla cui base di aprono due logge sovrapposte. Al di sotto del portale vi sono arcature cieche che racchiudono arche sepolcrali, le quali continuano anche sul lato destro dell’edificio. La cuspide (ornata con un falso rosone) sta sopra una bassa loggia architravata la quale sormonta una seconda loggia su archi polilobati.
Nella facciata si ritrova il partono della città: San Jacopo sta al vertice del rosone che sormonta il timpano del portale mentre invece la statua di San Paolo (di Jacopo di Mazzeo) risalente al 1302 si trova all’interno della lunetta racchiusa in un archivolto ogivale. L’alternarsi di diversi artisti ha fatto sì che molti elementi risultino disomogenei fra loro: si guardi ad esempio ai rilievi dei capitelli della facciata: sono di gran lunga meglio realizzati delle statue della lunetta, invece caratterizzati da rigidezza e mancanza di raffinatezza. Il forte legame che la chiesa voleva avere con le potenti famiglie pistoiesi si ritrova sulla facciata alla destra del portale: gli stemmi che si vedono scolpiti sulla pietra sono quelli della famiglia Banchieri, il cui palazzo si trovava nella retrostante Via Amati.
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Telefono : Uff. Parrocchiale 0573 20291 / Casa di Mamre 0573 32129
web: jerusalem.cef.fr/it/pistoia-san-paolo
mail: jerusalem.frapost.pt@tiscali.it
Parroco : Favillini Don Giordano / Fraternità Apostolica di Gerusalemme (maschile)
Orario messe
(Invariato estate e inverno)
Feriali: ore 18.30 (eccetto il lunedì)
Prefestivo: ore 16.30 (viene sospesa nel periodo estivo)
Festivi: ore 10.00 – 12.00