Monastero della Visitazione Pistoia
Il 3 Aprile 1679, nel Ducato di Modena, nacque Fulvia figlia del marchese Paolo Camillo Livizzani e Ippolita Maria Mulazzani che, col nome di Suor Maria Margherita, andrà a fondare il Monastero della Visitazione di Pistoia. Educata insieme alla gemella Giulia nel Monastero della Visitazione di Modena fin dall’età di 8 anni, si dedicò molto alla propria formazione culturale e cristiana tanto che, dal momento della Prima Comunione, scelse di dedicare la propria vita al Signore come monaca claustrale visitandina. L’8 Novembre 1695 Fulvia fece la Professione dei voti e assunse il nome di Maria Margherita. La neo monaca fu un’ottima infermiera nel Monastero ed esercitò anche il ruolo di maestra delle novizie adottando un atteggiamento intransigente e inflessibile.
Nel 1714, assieme alla madre superiora del monastero di Modena, arriverà in Toscana, a Massa e Cozzile, centro della prima Comunità della Visitazione nella regione. A Massa e Cozzile trascorse 23 anni, assumendo varie cariche all’interno del monastero, tra cui quella di superiora nel 1721, 1730, 1733. Nel tempo in cui Suor Maria viveva nella Valdinievole la sua vita claustrale, a Pistoia il monastero delle Vergini stava affrontando un periodo molto difficile: fu così che l’allora vescovo di Pistoia e Prato, Federico Alemanni, pensò di fondare anche a Pistoia un monastero che potesse subentrare alle Vergini ed incorporarne la comunità. Tale compito venne affidato proprio a Suor Maria Margherita Livizzani la quale, assieme ad altre due sue assistenti, fece arrivo a Pistoia il 26 febbraio 1737 ed eletta superiora del monastero pistoiese il 4 giugno 1740.
In questo periodo il monastero di Pistoia si fece conoscere per la presenza di persone sante che seguivano l’esempio di suor Maria Livizzani: le sue non comuni qualità umane e religiose la fecero diventare punti di riferimento di tutti coloro che bussavano alla porta del suo monastero.
Nel Monastero della Visitazione di Pistoia le venne rinnovato l’incarico di madre superiora nel 1746, 1749 e 1755. Nell’autunno del 1756, la Livizzani ebbe problemi riguardanti la sua salute psico fisica; nel 17 gennaio 1757 cadde improvvisamente sul pavimento della chiesa come morta, venne trasportata in cella dalle consorelle e subito visitata dal medico del monastero. Sei giorni dopo ricevette dal vescovo di Pistoia l’Estrema Unzione e la Benedizione Apostolica: aveva l’età di 78 anni.
Il 4 febbraio 1757 venne sostituita nel ruolo di madre superiora da suor Maria Anna, una delle due assistenti che l’aveva accompagnata a Pistoia e assieme alla Livizzani fondò il Monastero della Visitazione di Pistoia.
Storia moderna del Monastero (1810 – 1881)
Il 25 luglio 1810, Napoleone Bonaparte firmò a Compiègne il “Decreto portante la soppressione delle compagnie, congregazioni, comunie ed associazioni ecclesiastiche” che prevedeva la soppressione di istituti, corporazioni e associazioni ecclesiastiche di qualunque tipo, eccetto vescovadi, seminari, parrocchie e suore di carità. Non era permesso vestire abiti di alcun ordine religioso e vennero introdotte delle limitazioni severe anche sul possedimento di beni di fondazioni e comunità. Il 13 dicembre dello stesso anno il decreto venne imposto anche nel Dipartimento dell’Arno, Mediterraneo ed Ombrone: in questa soppressione rientrava anche il Monastero della Visitazione il quale, però, si avvalse del decreto che disponeva la non soppressione di “congregazioni nelle quali non si fanno voti perpetui, e gl’individui delle quali sono unicamente consacrati per loro istituto ad assistere gl’infermi, o al servizio dell’istruzione pubblica”. Il patrimonio passò però sotto il controllo del governo napoleonico.
Nel periodo della Restaurazione, alla comunità salesiana pistoiese vennero affidati 13 poderi nel territorio pistoiese e pratese come dote e sussidio di rendita. Data molto importante per le visitandone fu l’agosto del 1857 quando papa Pio IX fece tappa a Pistoia, accolto con grandi festeggiamenti.
Dopo un periodo di ricchezza per il monastero si aprì un momento di difficoltà: la legge del Regno di Italia del 7 luglio 1866, n.3036 decretò che non erano più riconosciuti nello Stato congregazioni religiose, conservatori e ritiri che importunavano la vita comune ed avevano carattere ecclesiastico. Per la città di Pistoia gli enti soppressi furono ben otto, tra cui la Visitazione. La comunità si sposterà in Via delle Logge, nel palazzo signorile offerto da Stefano Corsini.