Ponte Sospeso San Marcello Piteglio

Il ponte sospeso delle Ferriere, comunemente conosciuto come “Ponte Sospeso di San Marcello” nel comune di San Marcello Piteglio, è costituito da una passerella utilizzata per attraversare i due versanti del torrente Lima, tra le due frazioni: Mammiano Basso e Popiglio, del precedente comune.

L’intero ponte è stato realizzato tramite l’utilizzo di strutture reggenti costituite da 4 spessi cavi in acciaio che ne garantiscono stabilità lungo tutti i suoi 227 metri di lunghezza.

L’altezza massima della struttura è di 36 metri sull’alveo del fiume e la larghezza è di 80 centimetri lungo tutta la sua lunghezza.

Le enormi misure assunte dal ponte, hanno fatto si che nel 1990 venisse inserito nel libro del guinness dei primati, riconoscendolo come “Il più lungo ponte sospeso agibile del mondo”.

Titolo che è stato successivamente battuto, e che dal 2006 appartiene al giapponese: “Kokonoe Yume Bridge”.

Progetto del ponte e ragioni alla base della sua costruzione

La costruzione del ponte venne completata, con conseguente inaugurazione, nel giugno del 1923. Venne costruito a modello dell’idea di Vincenzo Scotti, conte di San Giorgio della Scala e direttore del laminatoio di Mammiano Basso, proprietà della “Società metallurgica italiana”. Esso venne costruito con lo scopo di garantire il passaggio degli operai che dal comune di Popiglio si dovevano spostare per andare a lavorare nelle fabbriche situate sul versante opposto della montagna. Senza una struttura del genere, i vari operai di Popiglio erano costretti ad arrivare a lavoro percorrendo una strada alternativa di 6 chilometri lungo la montagna.

Cantiere del ponte, ristrutturazioni e manutenzioni.

Il conte Scotti incaricò il compito di capo officina a Filiberto Ducceschi, che si dedicò prevalentemente alla scelta e la posa delle strutture metalliche. Le opere murarie e le parti reggenti dell’ intera struttura furono affidate a Cesare Vannucci, con il ruolo capo dei muratori.

I lavori iniziarono nel 1920 con l’ausilio di 30 operai che si occuparono di ancorare i cavi. Dopo di che si posarono le tavole in legno che formavano la passerella pedonale, mantenuta in posizione da reti metalliche, che a loro volta erano ancorate alle strutture reggenti, situate sulle opposte rive del fiume Lima, senza l’ausilio di nessun sostegno intermedio. L’opera ha ad oggi perso la sua funzione originale di semplificare la viabilità montana.

Rimane comunque una rinomata meta turistica ed un importante luogo che permette di compiere una camminata immersa nel verde. La vista restituisce un panorama mozzafiato soprattutto nelle prime giornate autunnali, grazie alle sfumature marroni e verdi dell’ambiente boschivo.

Ad oggi il ponte è controllato costantemente, anche se gli ultimi lavori di manutenzione eseguiti su quest’ultimo risalgono al lontano 2004, con la completa sostituzione dei cavi e dei tiranti in acciaio, delle passerelle e delle protezioni laterali. Le ultime modifiche, eseguite nel 2014, hanno permesso l’installazione di un sistema di luci a led collegate ad un impianto fotovoltaico, che permettono una suggestiva illuminazione notturna con un sistema ecologico.

 


 

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